Aug 27, 2009

Staminali adulte per riparare danni al cuore

L'infarto del miocardio è una sindrome che colpisce la parete muscolare del cuore, determinandone la morte cellulare.

Il trattamento farmacologico e quello chirurgico fino a pochi anni fa rappresentavano l'unica strategia terapeutica. Oggi la medicina rigenerativa offre una valida alternativa ai tradizionali metodi di cura. A evidenziarlo i risultati di uno studio condotto dall'Istituto di neurobiologia e medicina molecolare del Consiglio nazionale delle ricerche di Roma(Inmm-Cnr), insieme all'Istituto superiore prevenzione e sicurezza sul lavoro (Ispesl) e all'Università di Roma La Sapienza.

"Il nostro lavoro ha dimostrato che è possibile agire sulla crescita e sul differenziamento delle cellule - spiegano Settimio Grimaldi e Antonella Lisi dell'Inmm-Cnr - attraverso minime manipolazioni in vitro, esponendole a campi magnetici in grado di indurre variazioni intracellulari nella concentrazione dello ione calcio e soprattutto senza dover ricorrere a trattamenti chimici, farmacologici o genetici".

La tecnica consente, infatti, di isolare e coltivare in vitro le cellule staminali cardiacheendogene o adulte, a partire da campioni di biopsie atriali e/o ventricolari, risolvendo così tutti quei problemi collegati al numero di cellule sufficiente per consentire iltrapianto.

Nell'ambito di questa ricerca è stato utilizzato un precedente brevetto Ispesl-Cnr (WO/20077004073A2) per la coltura, la crescita e il differenziamento delle cellule staminali adulte, rendendone possibile l'utilizzo anche nella medicina rigenerativa. "Il vantaggio offerto da questo brevetto sta nel raggiungimento in un tempo breve - continuano i ricercatori - di un aumento sia della proliferazione sia del differenziamento cellulare. Infatti è possibile ottenere, dopo pochi giorni di trattamento, un adeguato numero di cellule staminali che esprimono i marcatori del differenziamento cardiaco. Le cellule così differenziate, se trapiantate nel cuore danneggiato, possono ridurre i danni provocati dall'infarto. Inoltre il trapianto può essere anche di tipo autologo: le cellule staminali possono essere prelevate direttamente dal paziente per poi reimpiantarle successivamente, senza l'intervento di un donatore esterno, ovviando così a problematiche legate al rigetto".

Le malattie cardiovascolari restano la principale causa di morte nel nostro paese con il 44% della totalità dei decessi: al primo posto la cardiopatia ischemica con il 28% e al terzo gli accidenti cerebrovascolari con il 13%, subito dopo i tumori. Eventi che, quando non sono letali, rappresentano un'importante causa di disabilità, con ricaduta diretta sia sul malato che sulla famiglia e l'intera comunità.

"Ogni anno - conclude Grimaldi - si spopola una città per le malattie del cuore. E, chi sopravvive a un attacco cardiaco diventa comunque un malato cronico. Il 23,5% della spesa farmaceutica italiana, pari all'1,34% del prodotto interno lordo, e' destinata a farmaci per il sistema cardiovascolare secondo la Relazione sullo stato sanitario del Paese 2000".

I risultati della ricerca sono stati pubblicati su Cardiovascular Research, rivista scientifica internazionale dell'Oxford Journal, nell'articolo 'Differentiation of human adult cardiac stem cells exposed to extremely low-frequency electromagnetic fields'. In futuro gli autori si propongono di validare il sistema anche sulle cellule staminali di diversa origine tissutale.

1 comment:

  1. Regenerative medicine is a game-changing area of medicine with the potential to fully heal damaged tissues and organs, offering solutions and hope for people who have conditions that today are beyond repair. More information you can find at http://www.altairsystem.it/medicina-rigenerativa/

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